L’occhio del riciclone occhio + riciclo + ciclone.
Ho sempre avuto a cuore il riciclo, per me infatti, gli oggetti possono essere utilizzati per sempre, specie quelli fatti a partire dalla materia nobile e naturale.
D’altronde, da un punto di vista prettamente chimico, la materia non scompare all’improvviso, semmai si trasforma e così, il chimico biologo filosofo Lavoisier disse nel 700′: “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Mi piace pensarlo!
Al fine di poter riciclare, bisogna ad aprire gli occhi, guardarsi attorno e subito si vedono le “cose abbandonate” che potrebbero “rivivere sotto un’altra veste”. Servono quindi due occhi allenati e curiosi. Poi, come è facile prevedere, serve l’immaginazione, tanta immaginazione per provocare la trasformazione che avviene come fosse un cataclisma. Si dovrà a volte rompere, smontare, tagliare, o semplicemente girare l’elemento per darli una nuova vita. Quindi, elementi dello stesso possono essere rassembrati, associati ad altri appartenenti precedentemente ad altri oggetti, decorati, levigati, scultati, abbelliti, abbruttiti, o semplicemente esistere ognuno per i fatti propri.
Definizioni
Occhio: La nostra fotocamera sofisticata
Riciclo: Rivalutazione che conduce alla rivalorizzazione delle cose in un processo ciclico
Ciclone: Perturbazione atmosferica associata a un tipo isobarico definito da un’area di bassa pressione ( area ciclonica), delimitata da isobare chiuse e di valore decrescente verso il centro
Occhio di ciclone: Zona di calma al centro del ciclone, dove la pressione atmosferica raggiunge il minimo valore
Riciclone: 1. Chi ricicla quanto possibile 2. Termine che sposa due nozioni fondamentali “riciclo” e “ciclone” E così nacque “L’occhio del Riciclone”.
Il carattere di potenza e forza associabili ad un ciclone corrisponde alla somma d’energia necessaria al mutamento, al cambio di destinazione, al cambiamento a volte violento che si richiede all’atto della trasformazione di ogni cosa.

Questo articolo ha per obiettivo di sensibilizzare, incoraggiare, motivare chiunque voglia rispettore l’ambiente e divertirsi, imparando dagli altri, da se stesso e diventando degli attori nel piccolo nei cambiamenti di mentalità e di atteggiamento, oggi indispensabili per preservare e migliorare la casa dell’uomo, la terra.